Me ne sono convinto leggendo l’articolo di Luca Sofri. Tra l’altro:
– oppure, se il decreto vale per le firme non valide di Formigoni – la cui non validità non può essere distinta tra formale e sostanziale: chi stabilisce se io non metto un’autentica perché me la dimentico o se non lo metto perché la firma è taroccata? – allora vuol dire che la validità delle firme è ritenuta una questione “formale”, e non una garanzia necessaria, e allora d’ora in poi al diavolo timbri, autentiche e raccolta delle firme stesse