Hamburger anti-imperialista

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L’hamburger anti-imperialista costa un quarto del prezzo di mercato

L’arepa, piatto nazionale venezuelano, è una sorta di panzerotto di farina di mais ripieno di carni, formaggi e salumi. Sul mercato costa intorno ai venti bolivar (un euro e mezzo), nei negozi calmierati è venduto al prezzo governativo di cinque, un quarto di quello di mercato. In questo modo «si bloccare il capitalismo vorace che continua a saccheggiare il popolo». Il modello produttivo è copiato dall’odiata catena gringa McDonald’s.

La versione boliviariana, però, abolisce le connotazioni capitalistiche. Lo stesso Chávez ha inaugurato la prima arepera, la catena che vende il panzerotto, nel Parco Central di Caracas. In tuta rosso bandiera, il presidente ha servito lui stesso il panzerotto da dietro un bancone, riempiendo la pasta di tutti gli ingredienti. Spettacolo teletrasmesso in diretta. “Il governo aspira a recuperare per il popolo l’arepa, trasformata dagli speculatori in business. Il socialismo non specula come il capitalismo, ma somministra un prodotto alimentare di qualità. Con 20 bolivar, una famiglia ne mangiava uno. In questo punto vendita, con lo stesso prezzo, ne compra quattro”

«La buona notizia che illumina il futuro è l’inaugurazione della prima «arepera» socialista. Stiamo dando vita a un metodo commerciale inedito in Venezuela – ha sottolineato, sorridendo a 32 denti, Chávez -. Stiamo trasformando in realtà un principio socialista: gli alimenti non sono una merce. La soddisfazione dei bisogni primari – nella fattispecie l’alimentazione – non può essere intesa come un affare».

«Dobbiamo sviluppare una filiera completa, dal settore primario al cunsumatore finale», promette il Líder Máximo di Caracas. Non sono parole al vento. Chávez ha già venduto in una concessionaria statale della capitale auto di fabbricazione argentina e iraniana che costano il 50% in meno rispetto ai prezzi di mercato.

(da Indymedia)