(da Ultimenotizie) – Il buco è clamoroso. Una vera voragine. Secondo le stime dei carabinieri, sono stati rubati con incursioni informatiche dalla mafia russa, in collaborazione con alcuni criminali italiani, otto milioni di codici di carte di credito al server americano che gestisce l’archivio generale dell’American Express. Codici che adesso sono in vendita, su internet: da almeno due anni a questa parte, l’organizzazione ha venduto questi codici a singoli cittadini, trenta dei quali sono italiani e sono già identificati, i quali, così, hanno potuto fabbricare ex novo la propria personale carta di credito clonata, sfornata da una tipografia clandestina che ha sede in un appartamento di Roma. L’indagine è in mano agli investigatori del nucleo investigativo dei carabinieri della capitale, che hanno anche ricevuto denuncia formale dall’American Express, la quale avrebbe già accertato la clonazione di almeno un milione e mezzo di codici. I carabinieri, in questi ultimi due anni, hanno svolto un lavoro certosino, a ritroso, partendo dai siti che pubblicizzano le vendite dei codici su internet: i compratori, a quanto accertato, spediscono il denaro, contante, tramite Western Union in Siberia, dove risiedono fisicamente i capi dell’organizzazione russa che tiene la fila di questa truffa colossale. Il server saccheggiato, invece, ha sede in Virginia. Tra le persone identificate dai carabinieri quali utilizzatori delle carte di credito clonate alcuni pregiudicati, ma anche molta gente incensurata. di Angela Camuso
Sono tutte puttanate !!!!!!!!!!!
E’ possibile. Rimane da capire: come mai circolano queste notizie e come mai non si provvede a censurare chi le mette in rete.