Non aver niente da dire


Penso che Luca Sofri abbia preso l’ennesimo granchio. Secondo lui basta mandare volti nuovi in tv per cambiare aria e avere cose diverse. Siamo ancora fermi al giovanilismo, al nuovismo. Concetti leciti ma privi di contenuto reale. Penso che anche il compianto Berlinguer si sia speso tanto per la questione giovanile (così come ad ondate ci spendiamo tutti per l’ambiente). Ma alla fine non se ne arriva davvero ad una: cosa hanno da proporre di nuovo questi volti?

Sinceramente, quando ero nel Pd, ho provato ad ascoltare Alessia Mosca. Mi sono pentito. Poi ho visto arrivare la Serracchiani e dopo aver detto che l’avrei cancellata dagli amici di fb l’ho fatto. Di Renzi non voglio sentir parlare, per il modo truffaldino con cui ha vinto le primarie di Firenze (e per la spocchia esagerata del prodigio).

Che altro? Sì, la televisione moltiplica la presenza e l’immagine di una persona rendendola nota e votabile dai più. E’ un mezzo di diffusione di volti, come accade per il Grande Fratello. Magari qualcuno voterebbe anche personaggi da Gf, anzi, per come li ha costruiti Berlusconi, l’ha pure fatto.

Ecco l’errore serio, serissimo di Sofri: pensare che infarcire di volti una compagine politica risollevi le sorti di un partito che stenta a trovare consenso anche nell’era del crepuscolo di regime. Di Pietro è impresentabile, spaccone e saccente ma sui temi reali riesce a dire cose che non serve un volto per veicolare, sono ormai patrimonio di tutti. Cioè: siamo di fronte ad abusi e sopprusi, all’eversione quotidiana e alla fuga generale dalle responsabilità. Chi dovrebbe opporsi ha tempo da perdere con dibattiti su quote rosa, massonerie, consorterie e politiche di cui non si vede costrutto al di là della generica capacità (sempre più tenue) di denuncia.

Possibile che una banda di ragazzotti possa colmare un vuoto che va dalle idee alle energie per superare una concezione di opposizione che è attendista, scialba e incomprensibile (e ancora oggi mi domando come mai il Pd abbia potuto astenersi alla Camera sulla lettura del Ddl sul federalismo). Ma alla fine l’astensione non è modo per rimarcare il vuoto di idee?

Eh no, proprio no, non ci siamo caro Sofri. Da Matteo Colaninno non avremo mai un giudizio (come non l’abbiamo avuto!) sulla cordata per salvare Alitalia. Da Letta abbiamo avuto Boccia e mi pare il massimo per capire dove possiamo arrivare. Regime attuale e futuro.

4 pensieri su “Non aver niente da dire

  1. Ok, è andata così: due anni fa in una Direzione Nazionale del PD ho detto cento cose e ho fatto diverse proposte, tra cui, lateralmente anche quella di promuovere un rinnovamento della dirigenza cominciando a far conoscere i nuovi dirigenti. Ho fatto i nomi più facili e di cui si parlava allora, indipendentemente dai miei gradimenti. Era una microquestione.
    Ieri Bersani ha detto la stessa cosa sulla stessa microquestione, e io ho quindi recuperato quel piccolo passaggio nell’intervento assai più ricco, che ho linkato.
    E tu, senza leggere niente, hai messo su tutto un saputo ragionamento sul fatto che non basti bla bla bla, attribuendomi di pensare cose che penserebbe solo un fesso (“pensare che infarcire di volti una compagine politica risollevi le sorti di un partito”) dimostrando altrettanta fesseria. E trascurando di contestare a Bersani la stessa cosa che attribuisci a me: eppure la notizia sarebbe che l’ha detta lui, io due anni fa.
    Poi capisco che la voglia di saperla lunga e fare i capricci prenda la mano, ma suggerisco più attenzione, che termini come “una banda di ragazzotti” rendono un po’ troppo trasparenti i sentimenti. Dai, sta’ più allegro.
    L.

  2. @Luca: “…senza leggere niente…” se questa è la cifra allora possiamo evitare di commentarci. Senza voler essere nè permaloso nè saccente sono sempre stato uno che libri e atti dei convegni me li sono sempre portati a casa e ci ho passato su le notatte. E ai convegni, ai congressi e via dicendo i infilavo una vite in testa che passandomi per la schiena mi ancorava alla sedia. Starò sereno come chiedi, ma la critica, che tu ti chiami Luca o Pigi è al metodo, mai alla persona. E cmq è più facile criticare te…Pigi non blogga e quel che c’è di lui…lo scrivono altri 🙂 Vale

  3. Beh, sta di fatto che io ho scritto una cosa lunghissima e tu hai criticato due righe sostenendo che per me “bastino” a risolvere tutto. O non hai letto il resto – e non ti chiedo di leggere le altre mille cose che scrivo, solo il testo di cui si parla, linkato – oppure volevi rompere perché ce l’hai con il ringiovanimento bla bla bla.
    Scegli tu.

  4. @Luca: forse non ci stiamo ascoltando – e comunque se tu lo stai facendo cerchi di semplificare il ragionamento in 2 coordinate che fanno venire il sospetto che tu non voglia capire ma offendere. Riassumo così: dove hai posto il problema dei contenuti rispetto al problema dell’immagine e del ringiovanimento? Che poi io ce l’abbia con un ringiovanimento astratto e scientificamente diverso da quello richiesto da Prodi e prontamento malinteso da Bersani ci sta. Ma questo non assorbe la questione: volti nuovi che facciano ragionamenti con idee chiare e distinte.

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