Allora in Italia si legge


Non ho capito se Mantellini e Luca Sofri temono le notizie a pagamento (di Murdoch, ma appunto perchè sono “sue” gliele lasciamo volentieri). A me il punto sembra un altro: c’è tanta voglia di sapere, di novità e di approfondimento. E di sfruttare gli immensi patrimoni di sapere e di cultura del Paese. Forse serve solo una grande opera per rilanciare le biblioteche pubbliche, dando a loro spazi e forme adeguate per liberare tutto il loro potenziale.

(IRIS) – ROMA, 28 MAR – “I ventenni di adesso dove trovano i loro maestri? Li trovano e sanno dove trovarli. Quella che è scomparsa oggi è la figura pubblica di riferimento, perché poi magari si scopre che va con i trans o fa qualcos’altro per screditarsi. Ma resta la figura del maestro che non appare. Così succede che al festival della filosofia o alle serate su Platone e sui classici partecipino migliaia di ragazzi. Perché mi pare ci sia un bisogno enorme di avere un rapporto diretto con qualcuno che abbia qualcosa da dire”.

Lo ha dichiarato Umberto Eco a Maria Latella, durante il programma di approfondimento di Sky Tg 24 ‘L’Intervista’ condotto da Maria Latella.

“Guardate le librerie tipo le Feltrinelli: sono piene di giovani che stanno lì per ore, approfittando del fatto che nessuno ti impedisce di leggere con comodo tutto quel che ti pare” osserva Eco.

“Ma chi sono quei ragazzi? Da dove vengono? Cosa cercano in quelle librerie? Questo bisogna chiedersi” conclude il professore invitando a non chiudere i giovani in gabbie preconcette.

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