L’Agenzia delle Entrate dà gratis pc usati a enti e scuole

 L’Agenzia delle Entrate ha emesso due bandi per la cessione a titolo gratuito di 1000 personal computer che, pur non  più idonei per l’utilizzo istituzionale, sono perfettamente funzionanti e, quindi, utili a scuole o enti di volontariato. Gli enti che ne hanno titolo, secondo quanto specificato nei bandi, dovranno inviare richiesta di assegnazione delle apparecchiature esclusivamente tramite la Posta Elettronica Certificata (PEC). La richiesta dovrà essere compilata tramite un apposito software, denominato “Fenice“, scaricabile gratuitamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Per il primo bando, la richiesta potrà essere inviata alla casella cessionigratuite@pce.agenziaentrate.it dalle ore 12:00 del giorno 25 maggio 2010 alle ore 12.00 del giorno 27 maggio 2010. Per la Direzione Regionale della Liguria alla stessa casella PEC dalle ore 12:00 del giorno 19 maggio 2010 alle ore 12.00 del giorno 21 maggio 2010. L’assegnazione avverrà mediante sorteggio tra tutte le richieste pervenute regolarmente. Il sorteggio si baserà sulle estrazioni del Lotto (Ruota Nazionale), secondo le modalità indicate nei bandi.

Scuole Superiori, iscrizioni e novità dopo la riforma Gelmini

Tecnicamente vengono definite “scuole di istruzione secondaria di secondo grado”, ossia gli istituti o i licei che gli studenti scelgono di frequentare dopo la scuola media inferiore. Da ricordare che, per l’anno scolastico 2010/2011, le iscrizioni devono essere presentate entro il 26 marzo 2010. Dopo la riforma Gelmini, però, è stato attivato un ristretto numero di indirizzi, sebbene le scuole che hanno applicato la riforma siano poche. Secondo il comunicato del Ministero, sono le Regioni a dover gestire tali procedure. Poiché gli studenti potrebbero trovarsi di fronte a situazioni vaghe e confuse, sarebbe utile consultare la pagina di ricerca ministeriale che indica la mappa geografica della nuova offerta formativa nella scuola secondaria di II grado. Sono, inoltre, a disposizione la Guida alla nuova scuola secondaria superiore (pdf), nonché le procedure e i moduli per le Iscrizioni a.s. 2010/2011.

Scienza e conoscenza in Rete

Il sistema dei filmati educativi, istruttivi o divulgativi, portati direttamente online, sembra funzionare bene. Infatti, per gli utenti della Rete è semplice e rapido conoscere e imparare qualcosa di nuovo attraverso la fruizione di video. A tal proposito, esiste il portale Lectr, nato proprio come un grande contenitore di video-conoscenza. Le tematiche sono di svariata natura: scienza, medicina, tecnologia, arte, storia, letteratura, politica etc. E’ sufficiente selezionare l’argomento, cliccare sui video che Lectr mette a disposizione e vedere o ascoltare quanto viene descritto. Il sito è disponibile in varie lingue, tra cui l’italiano. La registrazione è necessaria solo se si volessero caricare dei propri video.

Dalla paleontologia all’informatica, dalla genetica all’agronomia, dalla semantica alla religione, dalla multimedialità al clima. Sono un’infinità gli argomenti trattati dall’Almanacco della Scienza, un interessante spazio virtuale nel quale, ogni 15 giorni, l’Ufficio Stampa del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) pubblica le informazioni e gli articoli più interessanti e curiosi del panorama scientifico italiano ed internazionale. Un’ottima risorsa per chi vuole tenersi sempre al passo con le recenti ricerche o con i progressi della medicina, della matematica, dell’economia, dell’ambiente, della tecnologia, della letteratura e di tutti gli argomenti che il CNR segue da anni.

Per chi fosse più specificamente interessato alla cultura scientifica, c’è La Scienza in Rete, un web journal dedicato interamente a questo ambito. Un web journal per ricercatori, giornalisti ma anche persone comuni. Una divulgazione di qualità che promette di seguire i temi legati alla ricerca oltre che problematiche legate alla società e al confronto di opinioni basate su dati solidi. Tantissimi gli argomenti trattati: dalla biotecnologia all’etica, dalla chirurgia all’evoluzionismo, dall’informatica alle sperimentazioni scientifiche. La Scienza in Rete è realizzato dal Gruppo 2003 con il contributo della Regione Lombardia e di Intesa Sanpaolo.

Una delle più importanti e note riviste scientifiche del mondo è Popular Science. Grazie ad un particolare accordo da poco raggiunto con Google, ora tutti i numeri di Popular Science sono liberamente disponibili in Rete. Si parla di un archivio che raccoglie notizie, informazioni e articoli scientifici da ben 137 anni. Il materiale è solo in lingua inglese ma comunque adatto sia agli scienziati in senso stretto, sia alle persone che, semplicemente, volessero conoscere qualcosa in più sui fenomeni che caratterizzano il nostro mondo.

La scuola dai tagli agli abusi: niente iscrizione e pagella senza “contributo volontario”

Costituzione della Repubblica Italiana

Parte I – Diritti e doveri dei cittadini
Titolo II – Rapporti etico-sociali

Articolo 34

La scuola è aperta a tutti.

L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

La nostra Costituzione  è chiara in merito di istruzione: obbligatoria e gratuita per almeno otto anni. Se non bastasse, esiste una circolare del Ministero dell’Istruzione a ricordare che le iscrizioni a scuola ad anni successivi al primo sono automatiche.  

Ma il problema è che i tagli operati nell’ambito dell’istruzione pubblica hanno ridotto le scuole italiane sul lastrico. Le loro casse sono vuote e, così, alcune di esse hanno cominciato a pretendere il cosiddetto “contributo volontario” da parte delle famiglie degli studenti, pena il rifiuto ad accettare le iscrizioni o di consegnare le pagelle dei loro figli.

Nel labilissimo dubbio che sia necessario chiarirlo, il “contributo scolastico”  è una cifra che gli istituti possono chiedere a titolo volontario alle famiglie per aiutarli a far quadrare i conti, ma che invece da un po’ di tempo si sta trasformando in un obbligo. A cui, giustamente, non tutti vogliono sottostare. Siamo, pertanto, davanti ad un abuso in piena regola, ad una illecita pretesa che la progressiva chiusura dei cordoni della borsa da parte del Ministero non giustifica in alcun modo. Sembra che questa situazione vada avanti già da qualche anno, che tutti sappiano, qualcuno ogni tanto denunci, eppure il Ministero non è mai intervenuto. Di fronte al caos generale, solo l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna, 5 anni fa, decise di redigere un documento per spiegare che il contributo è  di fatto volontario e non può essere preteso da alcuna scuola. Evidentemente, però, il caso dell’Emilia Romagna è rimasto isolato e inascoltato. Stanco e indignato, Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, portale fra i più seguiti sui temi della scuola, ha deciso di avviare un’inchiesta. In pochi mesi si sono fatte avanti almeno una sessantina di persone, sparse in tutt’Italia, a raccontare vicende più o meno simili fra loro. Eccone alcune:

A Torre Annunziata (Napoli), il secondo circolo didattico Giancarlo Siani ha rifiutato, quest’anno, l’iscrizione dei tre figli di un uomo disoccupato, mandandogli a casa i bollettini del “contributo scolastico”.  L’uomo non aveva pagato lo scorso anno, e così l’istituto voleva fargli capire qual era il “problema”. E’ bastata una minaccia di denuncia e la scuola ha aperto le porte delle sue aule ai tre bambini.

A Genova, un genitore ha fatto partire una querela contro il liceo scientifico Cassini, dopo che per il secondo anno di seguito non ha avuto la pagella della figlia che ora ha 16 anni. Il dirigente scolastico è accusato di concussione e omissione di atti d’ufficio.

All’istituto tecnico per geometri Giorgio Ambrosoli di Roma, da un anno all’altro, il contributo volontario è aumentato del 60 %, passando da 120 a 200 euro l’anno. Tanti hanno pagato, ma una mamma che si è rifiutata non ha avuto il pagellino del primo trimestre di suo figlio. Solo dopo essere andata in segreteria a chiedere una dichiarazione scritta della scuola su quello che stava accadendo, ha ricevuto la pagella del secondo trimestre.

L’istituto professionale Pietro Verri di Busto Arsizio, invece, ha addirittura messo nero su bianco le sue condizioni. Il 16 febbraio scorso, in una lettera indirizzata alle famiglie, l’istituto ha inserito fra le tasse scolastiche anche il contributo volontario, specificando che senza il pagamento non sarà più rilasciato alcun tipo di atto o documento (certificato d’iscrizione e frequenza, di voti, diploma etc.).

Qui i problemi sono due, correlati fra loro: la scuola che non ha fondi e, allora, ricatta. Non c’è un peggiore dei due.

Amleto viveva in un castello della Danimarca, ma diceva: “C’è del marcio in Danimarca”!

Genitori e figli a scuola: pagelle e assenze via sms o online

Si chiama “Scuola Mia” ed è un sito Internet nato per favorire le relazioni tra famiglie e istituzioni scolastiche (anche se potrà rendere la vita degli studenti particolarmente complicata!). I genitori di tutti gli studenti italiani, infatti, dopo aver effettuato una registrazione su “Scuola Mia“, potranno conoscere, direttamente via web, l’intera vita scolastica dei propri figli: essere avvisati sulle assenze o i ritardi, in tempo reale ed anche via sms, visualizzare le pagelle, prenotare i colloqui con i docenti, comunicare con la scuola ed ottenere certificati scolastici via Internet. Ovviamente tutto ciò sarà possibile solo se la scuola ha deciso di fare parte di questa Rete.

Guida per l’uso di Scuola Mia (pdf)

Risolvere equazioni algebriche online

My Algebra è un sito particolarmente adatto agli studenti che hanno qualche difficoltà con la matematica; permette, infatti, di risolvere le equazioni algebriche online. Si tratta di un servizio del tutto gratuito, non bisogna quindi registrarsi. Una volta raggiunta la home page, appare un’area in cui poter trascrivere l’equazione. Se, però, si ha difficoltà a digitare i vari elementi del problema, allora si può cliccare su “answer” oppure su “algebra solver” ed utilizzare i simboli e gli strumenti messi a disposizione da My Algebra. La nuova schermata, tra l’altro, propone, sul lato destro, anche degli esempi di equazioni già risolte. Il sistema permette, inoltre, di conoscere i vari passaggi per giungere al risultato ottenuto: ottimo per imparare a risolvere le equazioni anche da soli!

Ecco la Libera Università del Web, con le sue Facoltà e le video lezioni gratis

 Il logo è YouLUW, in cui LUW sta per Libera Università del Web. Si tratta di un’interessante iniziativa: lezioni di lettere, economia, matematica e filosofia trasmesse attraverso YouTube. Uno strumento che si può rivelare utile per chi ha bisogno di qualche ripetizione, per chi studia e lavora o per chi, semplicemente, vuole apprendere nuove nozioni ed ampliare le proprie conoscenze. La Luw, infatti, si basa sulla condivisione libera e gratuita del sapere. Ogni lezione si può seguire su YouTube ed ogni docente ha un proprio canale e delle pagine personali. Il sito della Libera Università del Web, invece, funge da raccordo e coordina le varie attività, fornendo agli utenti anche degli spazi per l’interazione, la discussione, le domande. Per il momento, i corsi attivati sono 13, ripartiti in sei Facoltà: Filosofia, Studi Sociali ed Economici, Scienze Teologiche, Scienze Matematiche, Lettere e Sicurologia. Si spera, però, che via via vengano attivati molti altri corsi.